Vicino, Lontano, Vicino

Note dell'autore

Data l’altezza di un punto di vista rispetto alla superficie del mare, è possibile calcolare la distanza dell’ultimo punto visibile sull’orizzonte.
Si applica il teorema di Pitagora riferendoci ai raggi della sfera terrestre che collegano il centro della terra con la superficie del mare come lati di un triangolo la cui ipotenusa è la somma del raggio più l’altezza del nostro punto di vista. La radice quadrata della differenza dell’area degli immensi quadrati invisibili costruiti sui lati del triangolo, svela con straordinaria precisione la distanza tra noi e il punto massimo del visibile tangente all’orizzonte.
Ciò significa che a ogni punto di vista corrisponde un diverso orizzonte, ed esiste una vera e propria ragione per la quale lo sguardo teso al proprio orizzonte mette in connessione il corpo con un tutto geografico.

I nostri occhi non ci consentono di cambiare ottica come una macchina fotografica: usare un teleobiettivo di 1600mm ci permette di avvicinarci a questo limite.

Laggiù, nei nostri orizzonti, esploriamo il mondo finito in contatto con il mondo infinito.

Given the height of a viewpoint relative to the sea surface, it is possible to calculate the distance to the last visible point on the horizon.
We apply Pythagoras’ theorem by referring to the rays of the earth’s sphere connecting the center of the earth with the surface of the sea as sides of a triangle whose hypotenuse is the sum of the radius plus the height of our viewpoint. The square root of the difference of the area of the immense invisible squares built on the sides of the triangle, reveals with extraordinary precision the distance between us and the maximum point of the visible tangent to the horizon.
This means that each point of view corresponds to a different horizon, and there is a real reason why the gaze stretched to its own horizon connects the body with a geographical whole.

Our eyes do not allow us to change optics like a camera: using a 1600mm telephoto lens allows us to get closer to this limit.

Over there, in our horizons, we explore the finite world in contact with the infinite world.